Apnea: un volo in mare…
Chiunque sperimenti l’emozione di una immersione in apnea , si trovera’ a ripercorrere sensazioni antiche che risalgono alle nostre origini .
L’acqua , il respiro trattenuto , la risalita in superficie racchiudono la metafora della nostra nascita .Il mare in cui ci immergiamo riflette sensazioni provate nel liquido amniotico all’interno delgrembo materno ; la “fame d’aria “ con cui l’apneista riemerge dal profondo e’ simile al primo respiro dopo la nascita .
Queste sono tracce importanti delle nostre origini che si sono saldate per sempre nel nostro bagaglio di esperienze , riaffiorando inconsapevolmente quando ci immergiamo
La vita e’ nata in mare ed ogni ritorno a questo elemento e’ naturalmente ricco di ricordi .
E di ricordi anche genetici .
E’ affascinante pensare come il nostro organismo immergendosi torni ad essere quello di milioni di anni fa , imitando alcuni meccanismi fisiologici dei mammiferi marini .
Per preservare il nostro torace dalla compressione derivante dalla pressione del mare in profondita’ , durante l’ immersione in apnea , accade un piccolo miracolo : il sangue dalle periferie del nostro corpo affluisce verso cuore e polmoni , irrorandoli e compensando con la sua maggior presenza la pressione marina legata alla massa d ‘ acqua che ci sovrasta .
E’ il c.d. “ riflesso di immersione “ che utilizzano i mammiferi marini per scendere ad alte profondita’ , e di cui, in mare , ci ricordiamo di essere capaci anche noi …
Un ulteriore aspetto che rende affascinante l’apnea e’ che , immergendosi in mare , si infrange un altro mito .
Il nostro corpo , privato dai vincoli della gravita’ , scende e sale nel mare come in un volo , che sulla terra non e’ consentito sperimentare .
Come gabbiani che volteggiano , la nostra discesa sul fondo ci fa provare l’ebbrezza del volo .
L’ apnea ci consente una ricerca interiore .
In realta’ per scendere nel blu profondo del mare , dobbiamo prima immergerci in noi stessi , leggendo le nostre emozioni , le nostre paure , imparando a conoscerle e gestirle.
Solo cosi’ sapremo sapientemente gestire la nostra “ fame d’aria “ .
Le emozioni incontrollate bruciano ossigeno e limitano il nostro volo nell’acqua .
E’ suggestivo riflettere come l’apnea costituisca un incrocio intellettuale tra sport e psicologia contribuendo al miglioramento del se’ in armonia con la natura .